Percorro strade dissestate
giungo a sentieri sereni,
salgo su un treno
siedo su un sedile azzurro
l’aria condizionata addosso,
la musica nelle orecchie,
i pensieri attaccati come post-it
sulla pelle.
Sono in luoghi diversi,
scopro me in questo viaggio,
ad ogni ritorno aggiungo un nuovo lineamento
come calamite sul frigo
di cui nulla mi importa
perché i venti dei posti visitati li porto dentro.
Sono le onde sulla riva in cui ho passeggiato sola,
le persone incontrate sulla strada,
i pensieri lasciati al parco, sulle rotaie,
nelle chiese, nei vagoni,
nei bar, nei bagni,
nelle librerie, fra i banchi del mercato.
Sono le voci di persone nuove che divengono familiari,
dei volti respinti perché non più conformi al mio nuovo aspetto,
sono le pagine divorate,
i film bevuti nella notte,
le pagine di diario riempite con vigore.
Sono le risate forzate, le risate di pancia,
le sensazioni forti, le sensazioni nuove.
Sono il dolore che porto ancora dentro
Mentre fiera scopro che un nuovo abito
Sa donarmi come non era mai riuscito a fare
Perché adesso c’è una nuova luce
Nonostante tutto,
oggi sono più me stessa di ieri.
Nonostante il dolore
ho portato in valigia sassolini, sabbia, aghifogli
che hanno fatto di me una coraggiosa donna.
Immagine da pixabay
Mi sono commossa molto. L’ho riletta più volte e le mie emozioni non sono cambiate. Complimenti.
Molto bella e toccante. Versi ricchi di sensibilità poco comune.